Il coraggio di essere pionieri

 Nonna Ines è nata nel 1929 a Milano, e per è lei è quella che mi raccontava Guerre Stellari tornando a casa dalla scuola materna e che ha letto Il Silmarillion di Tolkien quando gliel'ho passato io, ai tempi dell'università. Mia, non sua, anche se credo le sarebbe piaciuto parecchio studiare un po' di più.

Per me è sempre stata un polo di dialogo particolarmente interessante, pur con i nostri evidenti punti di rottura. Lettrice accanita e vorace, è appassionata di romanzi storici e medici (credo che abbia letto quasi tutto quello che Frank G. Slaughter* abbia scritto), ed è quella che mi ha introdotto ad uno dei miei più grandi amori, il Cinema, e soprattutto, il cinema d'autore. Non sa cucinare, non le piace e non ha mai voluto imparare. Sono io che faccio le torte per lei. Cringe e affascinante al tempo stesso. Ma non disperdiamoci.

Dopo questa premessa coi botti, riporto l'ultimo dialogo avuto con lei, su un tema particolarmente mainstream di questi tempi: il vaccino (che colpo di scena!).

"Quando tuo papà era piccolo, si stava sperimentando il vaccino antipolio**. Molte delle mie colleghe [NdR nonna lavorava nell'allora Magneti Marelli come impiegata] non avevano alcuna intenzione farlo fare ai loro bambini; e soprattutto, non si conoscevano gli effetti a lungo termine quali sarebbero stati. Poi il figlio di una di loro si è ammalato e ho visto quello che gli è successo. Così, appena è stato approvato, ho portato tuo papà a farlo. Mia suocera era inviperita, "Ecco, trascini un povero bambino, lo fai piangere, per niente!". In effetti, tuo papà piangeva, povero, lo avevano vaccinato con la puntura, però non ho avuto dubbi. E anche adesso, appena mi dicono che posso fare il vaccino [NdR per il Covid] io voglio farlo. Bisogna che ci fidiamo della scienza e dei progressi che propone, non c'è un altro modo."

Non ho molto da aggiungere, se non che questo è un momento in cui vorrei essere intrepida come nonna Ines. You rock, come sempre.

Nonna Ines, 2013. Ph. Elena Fornasieri


*Medico e scrittore del '900, ha pubblicato romanzi a tema medico, presentando spesso ai suoi lettori i risultati della ricerca medica contemporanea e sulle nuove scoperte della tecnologia medica. Fonte: Wikipedia.

**Papà è nato nell'agosto del 1957, quando Albert Bruce Sabin (medico e virologo polacco, naturalizzato statunitense) ha iniziato la sperimentazione umana del vaccino orale antipoliomielitico. Il primo vaccino, detto inattivato, fu sviluppato da Jonas Salk (medico, virologo e batteriologo americano) nel 1954. Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60, entrambi i vaccini vengono approvati. Due studiosi solamente studiano e sperimentano il vaccino antipoliomielitico. Questi due vaccini hanno debellato la polio nella maggior parte dei Paesi del mondo, raggiungendo i minimi storici nel 2012, con 223 casi.
Fonti e approfondimenti:

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