I Cavalieri di Rohan

Hanno di recente riaperto la fermata di Centrale, sulla verde, eppure, nonostante ciò, il percorso non è poi così più rallentato.

Scendo le scale di fretta, sulle mie sottili punte nere, oscillando la gonna che ondeggia come un paralume, mentre in mano stringo ancora il libro, sollevato a mezz'aria; e penso che, nonostante tutto, non arriverò in ritardo a Moscova, anche se la metro si ferma di nuovo a Centrale.

Ferma sulla banchina, sotto i pesanti soffitti della metro, sotto i riflessi delle luci sterili e asettiche, mentre la metro che arriva, nell'altra direzione, irrompe in leggeri singhiozzi d'aria.

Mi sento così stanca. Le settimane corrono veloci come i topi sui binari scuri della metropolitana, e non si può riposare o si può solo lavorare, e sono scelte che non si vorrebbero fare.
Tutto incombe, come una cappa scura sulla testa, le domande che ti tormentano nel cuore della notte, le solitudini che non ti lasciano mai davvero solo, le scelte che vengono prese per te, le cose che non si possono raccontare e che te le ritrovi addosso, il dolore e la confusione che la stanchezza acuisce con le sue lunghe dita affilate.

E io sono lì, in attesa dell'ennesima metro, a girare come una trottola ancora per l'ennesima città, sempre con questo cuore affamato, a cui non interessa affatto di riposare, e che si consuma e morde, morde sempre di più.

Abbasso la mano e apro il libro, quasi alla fine del capitolo. Le vicende narrate sono cupe e disperanti, così come il mio spirito. E fa sentir nudi, lì in piedi sul mezzanino, un libro che ti rivela come stai davvero. Tutto è perduto.

Gandalf non si mosse. In quell'istante, lontano, in qualche cortile della Città, si udì il canto di un gallo. Era limpido e chiaro, ignorava la magia e la guerra, non faceva che acclamare il mattino che su nel cielo, oltre le ombre di morte, si avvicinava con l'alba.
E come in risposta giunse da lontano un altro suono. Corni, corni e corni. Si udivano fiochi echeggiare nei fianchi del cupo Mindolluin. Grandi corni del Nord che suonavano con forza. Rohan era finalmente arrivato.

Volo Londra-Milano del 5 Agosto 2016.

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